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Millet Tour du Rutor Extreme Valgrisenche (AO): Bon Mardion e Lanfranchi al comando per tutta la gara, tra le donne Roux e Mirò Varela


Due fulmini nel cielo sereno valdostano, William Bon Mardion e Pietro Lanfranchi hanno vinto con autorità la prima tappa (2.565 m. dislivello) del Millet Tour du Rutor Extrême. Primi a divincolarsi dall’affollata partenza a Valgrisenche, primi sulla salita iniziale verso l’Alpe Vielle, primi ancora ad affrontare l’affascinante attraversamento in cresta e primi anche a raggiungere la Testa del Rutor, vetta della gara con i suoi 3.486 metri e spazzata dal vento.

Secondi, velocissimi nel finale, il giovane francese Matheo Jaquemoud e il catalano Kilian Jornet Burgada capaci di recuperare con grinta il gap iniziale. Secondi a 37”, davvero un’inezia.

Tra le donne cavalcata solitaria e vincente della coppia franco-spagnola composta da Laetitia Roux e Mireia Mirò Varela. Oggi le due protagoniste di Coppa del Mondo avevano dei missili sotto i piedi, tanto che al traguardo le due azzurre Roberta Pedranzini e Francesca Martinelli hanno accusato oltre 10’.

Una gara da incorniciare, un tracciato che ha ricevuto il plauso di tutti, bello, tecnico, duro al punto giusto per l’unica tappa italiana de La Grande Course. Un dislivello notevole per la prima delle tre giornate di questa edizione, capace di calamitare al via quasi 600 concorrenti.

Lo start da Valgrisenche è stato per tutti con gli sci sullo zaino. Un veloce sprint a piedi prima di calzare gli sci con le pelli, per poi toglierle velocemente prima di attraversare ancora a piedi la maestosa diga e affrontare un acciottolato nella frazione di Bonne. Lanfranchi e Bon Mardion non hanno certo temporeggiato, erano già davanti a tutti e soprattutto a Jornet Burgada e a Jaquemoud. Poi è stato uno show lungo la salita che ha fatto arrancare gli ski alper fino all’Alpe Vielle.

Tanti gli appassionati saliti con gli sci per salutare il passaggio dei concorrenti, una lunga ed interminabile fila che saliva con continue inversioni fino in quota, poi di corsa, sci sullo zaino, in cresta sullo spartiacque ed una vista panoramica a 360° decisamente mozzafiato.

La gara non ha avuto grandi scossoni. Già sulla prima salita si è delineata la scala dei valori in campo. Dietro alle due coppie di testa si sono subito incollati Matteo Eydallin e Denis Trento, una gara generosa la loro, con i francesi Favre e Sevennec quarti al cambio pelli sull’Alpe Vielle, incalzati da vicino da Holzknecht e Reichegger. Queste prime cinque coppie sono state le vere protagoniste di giornata.

Nel frattempo anche tra le donne si delineava la gerarchia, con Mireia Mirò Varela e Laetitia Roux che allungavano in progressione sulle due valtellinesi Pedranzini e Martinelli, mentre la coppia dell’ultimo momento, Gloriana Pellissier, appiedata pochi giorni fa dalla rinuncia della Favre, in gara con la giovane Elena Nicolini, era staccata ma saldamente terza.

Una gara varia nel percorso con passaggi alpinistici, alcuni anche con la corda fissa, e sempre il cielo azzurro come tetto sopra i concorrenti. Nell’ultima impegnativa discesa, oltre 1.600 metri di dislivello, Bon Mardion e Lanfranchi allentavano la presa, consentendo a Jaquemoud e Jornet Burgada di avvicinarsi, dietro c’era il vuoto con Eydallin e Trento ancorati saldamente al terzo posto ma con un distacco superiore ai due minuti, e Holzknecht e Reichegger con un ulteriore minuto di divario.

Bon Mardion e Lanfranchi mettevano così in cassaforte il primo successo di tappa del Millet Tour du Rutor Extrême col tempo di 2h35’59” ma soprattutto con 37 preziosi secondi di vantaggio. Bello l’abbraccio all’arrivo tra Jaquemoud, ormai una conferma se qualcuno aveva ancora dei dubbi, e Jornet Burgada. Domani la tappa non sarà così impegnativa e forse ci potrebbe già essere un primo attacco alla coppia di testa.

Per le prime tre coppie femminili la storia è rimasta immutata. In gara, su un percorso ridotto, c’erano anche gli junior con la bella vittoria dei valdostani, tra il resto portacolori dello sci club Corrado Gex, organizzatore della manifestazione, Nadir Maguet e Stefano Stradelli. Al femminile invece successo di Jennifer Fiechter e Marta Garcia Farres.

Domani si replica con una gara più “leggera”, 1892 metri di dislivello, è la tappa di Plontaz, che non deve comunque essere presa sottogamba. Si sale fino al Sigaro a 2.745 metri di quota. Ci sono anche due tratti alpinistici, non molto lunghi, ma significativi. Poi domenica sarà la volta della tappa conclusiva di Planaval con l’attacco al Rutor.

Nel frattempo stamattina, a margine del Millet Tour du Rutor Extrême, si è svolto un incontro col tema “Introduzione alla terapia manuale e trattamento dei trigger points”. È stato affrontato soprattutto il tema della riabilitazione e dei massaggi con delle sessioni pratiche con gli atleti della gara valdostana.

Info: www.tourdurutor.com

Classifiche prima tappa

senior femminile

1. Miro Mireia / Roux Laetitia (E/F) 03:04:48; 2. Martinelli Francesca / Pedranzini Roberta (ITA) 03:15:23; 3. Nicolini Elena / Pellissier Gloriana (ITA) 03:45:32; 4. Silitch Nina / Swidrak Veronika (U/A) 04:05:35; 5. Grassl Judith / Stockklauser Barbara (G/A) 04:08:56; 6. Gross Annemarie / Innerhofer Andrea (ITA) 04:20:22; 7. Gianatti Alessandra / Tomatis Katia (ITA) 04:25:06; 8. Bozon-Liaudet Marlene / Nodet Elsa (FRA) 04:35:33; 9. Pasche Cécile / Waridel Corinne (SUI) 04:37:30; 10. Ciferman Isabelle / Martin Gaelle (FRA) 04:39:05

senior maschile

1. Bon Mardion William / Lanfranchi Pietro (F/I) 02:35:59; 2. Jacquemoud Matheo / Jornet Burgada Kilian (F/E) 02:36:36; 3. Eydallin Matteo / Trento Denis (ITA) 02:38:23; 4. Holzknecht Lorenzo / Reichegger Manfred (ITA) 02:39:47; 5. Favre Valentin / Sevennec Alexis (FRA) 02:39:48; 6. Antonioli Robert / Boscacci Michele (ITA) 02:45:16; 7. Beccari Filippo / Nejc Kuhar (I/S) 02:48:31; 8. Palzer Antonio / Rottmoser Josef (GER) 02:50:03; 9. Cazzanelli Francois / Gachet Xavier (I/F) 02:51:48; 10. Pellissier Jean / Sbalbi Tony (I/F) 02:56:40

master maschile

1. Nicolini Franco / Oprandi Omar (ITA) 03:15:53; 2. Innerkofler Eugen / Wurzer Manfred (ITA) 03:50:41; 3. Pfaff Armin / Emmery Herman (GER) 04:18:03; 4. Mondini Valerio / Mottinelli Alessandro (ITA) 04:22:46; 5. Doulat Christophe / Gavel Patrick (FRA) 04:31:39; 6. Zanini Riccardo / Zanotelli Tommaso (ITA) 04:31:47; 7. Benone Paolo / Bianchetti Luigi Pietro (ITA) 04:36:43; 8. Gottardelli Giuseppe / Mangano Luciano (ITA) 04:49:12; 9. Bertini Paolo / Bianco Alessandro (ITA) 04:59:32; 10. Boivin Christophe / Perol Pascal (FRA) 05:00:38

junior femminile

1. Fiechter Jennifer / Garcia Farres Marta (S/E) 02:53:37

junior maschile

1. Maguet Nadir / Stradelli Stefano (ITA) 02:14:04; 2. Bochet Emilien / Cerutti Corentin (FRA) 02:20:52; 3. Locatelli Baptiste / Marullaz Vincent (FRA) 02:20:54; 4. Fognini Cesare / Gusmeroli Marco (ITA) 02:21:07; 5. Gusmini Norman / Maj Giulio (ITA) 02:37:14; 6. Lollo Andrea / Vanzetta Gian Luca (ITA) 02:38:14; 7. Gelmi Giovanni / Sironi Gianluca (ITA) 02:40:33; 8. Courthoud Mathieu / Gianoli Edoardo (ITA) 02:48:09; 9. Muffat Quentin / Savarin Thomas (FRA) 03:05:03; 10. Fenoglio Andrea / Lorenzi Christian (ITA) 03:07:09

Fonte Newspower

Giancarlo Costa

Snowboarder, corridore di montagna, autore per i siti outdoorpassion.it runningpassion.it snowpassion.it e bici.news. In passato collaboratore della rivista SNOWBOARDER MAGAZINE dal 1996 al 1999, collaboratore della rivista ON BOARD nel 2000. Responsabile tecnico della rivista BACKCOUNTRY nel 2001. Responsabile tecnico della rivista MONTAGNARD e MONTAGNARD FREE PRESS dal 2002 al 2006. Collaboratore della rivista MADE FOR SPORT nel 2006.